Dopo il “via libera” della Commissione europea, il 6 dicembre il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto ha firmato e trasmesso alla Corte dei Conti il decreto di incentivazione alla diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Il provvedimento è costituito da due misure che puntano alla diffusione delle Comunità Energetiche Rinnovabili sul territorio: un contributo a fondo perduto e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa.
“È un altro passo importante – spiega il Ministro Pichetto – verso una vera svolta energetica che attende il Paese”. È un passaggio atteso a lungo da tutti i gruppi interessati ad avviare una CER in forma cooperativa, che ora possono guardare con maggiori certezze alla realizzazione del proprio obiettivo.
“È un momento – commenta Paola Bellotti, direttrice dell’area Sostenibilità e sviluppo di Coopfond – che gli operatori del settore aspettano da oltre un anno. Siamo molto soddisfatti del lavoro preparatorio fatto da Legacoop e dal movimento cooperativo, insieme a Banca Etica ed Ecomill, che oggi è prezioso per il supporto tecnico e gli strumenti finanziari a disposizione di tutte quelle CER in forma cooperativa che da mesi aspettano di poter partire. La piattaforma RESPIRA continua ad essere in ascolto di cooperative, cittadini, enti locali e PMI interessati a cogliere questa opportunità”.
Nel nostro Paese risultano costituite 5 CER in forma cooperativa. Ci sono Energia per Concordia; Sangano Energia Comune e Kataclima, a cui si aggiungono le due neo-costituite finanziate da Coopfond: PartEnergy (Friuli) e WeVez (Emilia-Romagna). Il Fondo mutualistico ha finanziato inoltre i progetti di 3 ulteriori cooperative di abitanti: Castello (FE), Uniabita (MI) e Conabit (SA), che hanno terminato gli studi di fattibilità su CER a livello di cabina primaria.
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