È nata nel 1975 occupandosi di conduzione di fondi agricoli e lavori di forestazione e difesa idrogeologica. Nel 2014, con l’acquisizione di parte della struttura tecnica di CESI, è entrata nel settore edilizia e infrastrutture. E oggi, con il sostegno di Coopfond, punta ad acquisire piccole imprese specializzate per qualificare la propria presenza su questo mercato, che presenta buone prospettive di sviluppo.
È la storia della CIMS (Cooperativa Intersettoriale Montana di Sassoleone), impresa imolese che conta 280 addetti. Nel settore delle costruzioni CIMS rimane, ormai, uno dei pochi soggetti cooperativi strutturati rimasti nell’area metropolitana bolognese, con una buona esperienza sia per la realizzazione di nuove costruzioni sia per le manutenzioni di immobili e reti tecnologiche in global service.
Il piano industriale in corso (2024-2026) prevede l’acquisizione di aziende da inserire all’interno del proprio gruppo allo scopo di implementare il know-how tecnologico specializzato e ampliare il portafoglio clienti. Due le operazioni in programma oggi, che Coopfond ha scelto di sostenere mettendo in campo uno strumento finanziario partecipativo , entrambe dovute a difficoltà nel ricambio generazionale.
Dovrebbero entrare così nel perimetro di CIMS un’impresa familiare storica, attiva nel settore impiantistica termo idraulica, per la quale è già stato raggiunto un accordo, mentre è in fase di studio una seconda acquisizione sul reparto restauro, verso una piccola impresa, sempre in salute e con un buon parco clienti. Anche così CIMS punta a crescere, acquisendo commesse nel settore edilizio, in ambito sanitario e scolastico (PNRR) e continuando con il lavoro ‘di filiera’ con cooperative sociali e di abitanti sull’housing sociale