È stato pubblicato il Rapporto della Conferenza “Workers Buyout – What is the cooperative key to success?” organizzata da CECOP, la Confederazione Europea delle Cooperative industriali e di servizi, lo scorso novembre. Durante la Conferenza è stato esaminato il sistema di supporto fornito dal movimento cooperativo europeo e dagli strumenti finanziari di sistema, il loro know-how e le competenze tecniche e umane per rendere le operazioni di workers buyout efficaci e sostenibili a lungo termine.

Nel Report, la cui introduzione è stata curata dalla Responsabile del Settore industriale di Legacoop Produzione e Servizi Francesca Montalti, sono contenuti i principali punti discussi dai relatori, le best practice condivise e le raccomandazioni politiche emerse per un fenomeno radicato soprattutto in Italia, Francia e Spagna e che vede Coopfond da anni in prima linea.

Negli ultimi 15 anni, infatti, sono stati ben 71 i workers buyout sostenuti dal Fondo mutualistico, con un investimento complessivo – tra partecipazioni temporanee e finanziamenti – pari a 25,2 milioni di euro. Il primo è stato, nel 2008, Art Lining a Reggio Emilia; l’ultimo – per ora – Geotrans in Sicilia, nato dalla confisca di un’impresa alla mafia. Complessivamente sono stati salvati 1.790 posti di lavoro.

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