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Coopfond contro il caro energia sostiene gli investimenti di Pirinoli

Insieme, più forti anche del caro energia. Il Fondo mutualistico di Legacoop ha deciso di rimanere all’interno del capitale del workers buyout Pirinoli, rimandando l’uscita per sostenere un ricco programma di investimenti che ha rischiato di essere in parte azzoppato dalle conseguenze dell’aumento del costo dell’energia, particolarmente pesante in questo settore.

 

Pirinoli è, infatti, una cartiera. È un wbo nato nel 2014 per iniziativa di 80 lavoratori a Roccavione, in provincia di Cuneo. Oggi conta 93 addetti di cui 79 soci. Due le produzioni principali: cartoncini patinati utilizzati per la produzione di tubi di cartone industriale (quota export 60%) e cartoni grigi e patinato multistrato piegato alimentare (export pari al 30%).

 

In un settore a forte impatto ambientale, altrettanto intenso è stato lo sforzo per la sostenibilità. Oggi l’80% delle fibre utilizzate proviene da carta riciclata (raccolta differenziata), il 95% dell’acqua viene riutilizzata nel processo produttivo, mentre addirittura il 100% dei fanghi provenienti dagli impianti di depurazione delle acque vengono riutilizzati per la produzione.

 

Dopo l’impianto di cogenerazione, ha in programma di investire per una nuova pressa che migliorerà la qualità del cartoncino, ma consentirà anche un risparmio energetico pari al 20%. Un risultato importante per l’ambiente, ma anche per i conti aziendali, oggi appesantiti da un aumento dei costi dell’energia che la cooperativa ha potuto ribaltare solo in parte sui prezzi finali.

 

 

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