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Colombe d’Oro per la Pace, selezionati i premi della 38° edizione

Alla vigilia della manifestazione del 5 novembre, che porterà in piazza decine di migliaia di manifestanti per la pace in Ucraina, sono stati comunicati i nomi dei vincitori della 38° edizione del Premio Colombe d’oro per la Pace, sostenuta anche da Coopfond. Destinato a tre giornalisti e a una personalità internazionale, il Premio è assegnato ogni anno da una Giuria composta da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli in rappresentanza di Coopfond, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta.

Il prossimo 12 novembre verranno così premiati a Roma i giornalisti: Nico Piro, giornalista Rai autore di reportage dalle aree di crisi e dai teatri di guerra; Lucia Sgueglia, che dall’invasione russa in Ucraina ha seguìto per Raitre il conflitto, in particolare nel Donbass, fornendoci una testimonianza coraggiosa ed empatica degli indicibili costi della violenza bellica e Marco Tarquinio, sotto la cui direzione Avvenire è andato scandagliando sempre più in profondità i temi della pace e dei conflitti nel mondo globalizzato, accreditandosi come una delle fonti più autorevoli del giornalismo italiano.

Oggi più che mai – dichiara Piro – parlare di pace è necessario mentre la guerra è stata trasformata in un concetto normale e il pensiero unico bellicista corrode la nostra democrazia. Il premio Colombe d’Oro riporta la pace necessaria in primo piano, per me non è un riconoscimento ma un ulteriore sprone a continuare a dar voce a chi non ha voce, le vittime di tutti i conflitti”.

Nell’anno in cui la guerra in Ucraina è arrivata a coinvolgere tutta l’Europa e rischia di diventare totale – afferma Sgueglia – ricevere un premio che guarda alla pace e alla nonviolenza è un grande onore ma soprattutto una enorme responsabilità. Le guerre cambiano il Dna dei popoli, e li feriscono per sempre. Per questo è importante conoscerne e raccontarne il prima e il dopo, non rinunciare al dovere della complessità. Dedico questo premio al giornalista Andrea Rocchelli e all’attivista per i diritti umani Andrey Mironov, che anche per quel dovere, otto anni fa, sono stati uccisi a Sloviansk”.

Ringrazio con emozione chi ha deciso di assegnare anche a me questo prezioso Premio – dichiara Taquinio – ho raccontato e fatto raccontare per anni la forza e bellezza delle Colombe d’oro per la Pace. Sono onorato di entrare a far parte di questa grande storia proprio nel duro 2022 che stiamo vivendo e scrivendo, un anno di rinnovate arroganze di guerra e di mai remissivo impegno di pace”.

La Giuria ha inoltre assegnato la Colomba d’oro internazionale a Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “Sono onorato di ricevere il Premio Colomba d’Oro per la Pace – afferma Grandi. è un riconoscimento che voglio condividere con tutte le colleghe e i colleghi dell’UNHCR, ed in particolare con chi opera in condizioni di maggior disagio e di pericolo. Ma soprattutto, voglio dedicarlo alle persone per cui lavoriamo, i rifugiati, gli sfollati, gli apolidi, che con il loro coraggio e la loro forza d’animo ispirano e motivano tutti noi a fare il massimo per alleviare le sofferenze e dare loro nuove opportunità”.

La Colomba d’oro per la pace, opera dello “scultore dei Papi” Pericle Fazzini, viene assegnata ogni anno a personalità del mondo dell’informazione che si sono distinte nel far conoscere casi virtuosi di gestione nonviolenta dei conflitti e di cooperazione internazionale e che, nella società civile e nella politica internazionale, si sono fatte portatrici di ideali di solidarietà, dialogo e protezione dei diritti umani.

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