“Se una cooperativa ci dimostra di avere un impatto ambientale o sociale positivo, ed è in grado di misurarlo in maniera trasparente, allora a nostra volta noi siamo in grado di rinunciare a una parte importante della remunerazione del nostro capitale di rischio”. Lo racconta Paola Bellotti, direttore dell’Area sostenibilità e sviluppo di Coopfond, in un’intervista pubblicata su Change Makers Magazine.
In gioco c’è un taglio degli interessi tutt’altro che simbolico: “Fino all’1% della remunerazione del capitale, in pratica un terzo del 3% chiesto mediamente”, spiega Bellotti. Una scelta forte, che concretizza un obiettivo di fondo: “Da qualche anno abbiamo deciso di orientare la nostra strategia di investimento, il nostro portafoglio, verso la sostenibilità, anche premiando tutte le imprese che possono dimostrare di produrre un impatto positivo sulle persone e sul pianeta”.
Bellotti fa anche un esempio: “Arriva da noi una cooperativa – spiega – che ha bisogno di un prestito per sviluppare un progetto capace di dare lavoro a 10 persone fragili o svantaggiate. Noi valutiamo la loro proposta e decidiamo di concedere il prestito. A questo punto, se la cooperativa sarà in grado di misurare nel corso degli anni il miglioramento della qualità delle vita di queste 10 persone, quindi se dimostrerà l’impatto che ha avuto su di loro e sulla comunità, noi potremo ridurre la remunerazione sul nostro capitale di rischio che abbiamo versato in quella cooperativa”.
Tre gli esempi già in fase di realizzazione. Per scoprirli e saperne di più, leggi tutta l’intervista su Change Makers Magazine.