Sabato 22 ottobre il direttore generale di Coopfond Simone Gamberini è intervenuto, insieme ai presidenti di due workers buyout, all’incontro “C’è un’altra strada: le imprese rigenerate” nell’ambito del FestiValori in corso a Modena.
“Le aziende salvate dai lavoratori – spiega il direttore generale di Coopfond Simone Gamberini – raccontano bene il ruolo potenziale della cooperazione per il nostro Paese. Unendo le forze, mettendosi in gioco, è possibile uscire da situazioni che sembravano giunte al capolinea. È la forza dei valori vissuti insieme. Ed è bello che a sostenere queste esperienze siano, attraverso Coopfond, gli utili delle cooperative attive e in salute”.
L’attività di Coopfond a sostegno dei WBO – ha raccontato Gamberini – si è intensificata a partire dal 2010/2011, con il manifestarsi degli effetti più intensi della crisi economica ed ha riguardato, principalmente, realtà di piccole/medie dimensioni. Da allora il Fondo mutualistico di Legacoop ha sostenuto attraverso partecipazioni temporanee al capitale sociale (13,8 milioni di euro) e finanziamenti (9,4 milioni di euro) 70 operazioni.
In tutte queste storie il ruolo di Coopfond va al di là del sostegno finanziario e inizia con un’attività di accompagnamento e consulenza per capire insieme se esistono i presupposti per dare il via ad un’operazione in cui gli ex dipendenti impegnano risorse proprie. Vengono analizzati in particolare
il piano d’impresa in discontinuità con il passato; creare le condizioni di equilibrio economico/ patrimoniale; l’adeguatezza del management.
In queste ultime settimane sono state deliberate due nuove operazioni significative: la succitata Geotrans da un bene confiscato e la bolognese EPcoop che ha permesso di superare problemi legati al mancato ricambio generazionale della proprietà. A vari livelli di approfondimento, tra nuove richieste e ristrutturazione di interventi già avviati, sono attualmente 11 le domande di interventi sui WBO all’esame di Coopfond.