Una ristrutturazione per bypassare i ritardi della normativa e continuare a sostenere una cooperativa che continua a chiudere bilanci in utile nonostante tutto e tutti, in un settore – l’editoria – ormai in crisi da una vita. E ci riesce grazie alla capacità dei soci di serrare le fila e fare i sacrifici che serve, continuando ad investire ed innovare.
Coopfond ha deciso di continuare così a sostenere la cooperativa editoriale Giornali Associati, uno dei più importanti operatori cooperativi del settore. Nata nel 1993, pubblica il Corriere Romagna, un quotidiano diffuso nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna che viene venduto in abbinamento al quotidiano La Stampa.
La cooperativa, con circa 6.000 copie giornaliere vendute, ha ricavi dalle vendite annui che uniti al contributo pubblico permettono dal 2015 di chiudere in leggero attivo. Merito di un piano di ristrutturazione che ha ridotto il costo del lavoro del 25%. Oggi la cooperativa ha 42 dipendenti di cui 39 soci: 28 i giornalisti, sette i poligrafici e altrettanti gli amministrativi.
Prima della pandemia da COVID 19 aveva avviato un processo di riorganizzazione con l’obiettivo di ridurre i costi di produzione e acquisire tecnologie e strumenti idonee alle nuove sfide del mercato. Nel corso del 2020 la società ha effettuato un’ulteriore implementazione del software di gestione mediante introduzione di un’applicazione CRM e di un sistema di centralino in cloud.
Il prestito concesso da Coopfond nel 2018 doveva convertirsi a fronte della capitalizzazione dei soci e di un mutamento della normativa che invece continua ad impedire la remunerazione dei Fondi mutualistici. Una parte dell’anticipazione è stata rimborsata, un’altra convertita in partecipazione senza remunerazione ed un’altra ancora inquadrata come finanziamento con un tasso che compensi l’assenza di remunerazione della partecipazione.