“Da soli non si fa niente”. Insieme, invece, si può rilevare un centro commerciale sequestrato alla mafia, farlo ripartire, renderlo autonomo energeticamente al 60%, aiutare un gruppo di giovani a seguire le proprie orme ad Erice, raddoppiare in dieci anni il personale ed essere oggi sulla soglia di nuovi investimenti, per rinnovare totalmente il punto vendita e diventare autosufficienti per l’energia al 100%.
È la storia del Centro Olimpo, workers buyout costituito nel 2014 su iniziativa di un gruppo di lavoratori ex dipendenti di una controllata di Aligrup, oggetto di provvedimento di sequestro nel 2001 per fatti attinenti a reati di mafia. Una storia emblematica di come si possa salvaguardare l’occupazione e riaffermare la legalità anche in un mondo particolarmente esposto al rischio di infiltrazioni come la grande distribuzione.
“Da soli non si fa niente – racconta il presidente Gaetano Salpietro – ma sei fai rete riesci a guardare lontano e a reinventarti, sempre”. All’inizio sono ripartiti in 29, rilevando il Centro investendo tutta la cassa integrazione e la mobilità e potendo contare sul supporto di Legacoop e il sostegno di Coopfond e CFI, che come soci temporanei hanno di fatto raddoppiato la capitalizzazione. Due anni e trovato l’assetto di volo la cooperativa Centro Olimpo era già pronta per investire.
“Nel 2016 abbiamo realizzato il primo step – ricorda Salpietro – e tre anni più tardi il secondo per diventare energeticamente autonomi al 60%”. Un intervento a 360 gradi, che ha permesso di realizzare l’efficientamento degli impianti di freddo alimentare e di climatizzazione, un nuovo impianto fotovoltaico, l’installazione di impianto di rifasamento fino all’efficientamento dell’involucro edilizio.
È stata una scelta impegnativa, ma sicuramente lungimirante, anche alla luce di quel che è successo dopo: “Nel momento peggiore, nel 2022, abbiamo pagato quasi 350mila euro di bollette, ma senza questo investimento sarebbero state più del doppio, avrebbero prosciugato il capitale sociale”. Ma la cooperativa non si ferma: “Realizzeremo un nuovo impianto fotovoltaico, sul parcheggio, e arriveremo ad essere autonomi al 100%”.
Con questo approccio l’occupazione in dieci anni ha raggiunto le 59 unità, 30 in più rispetto al giorno in cui la cooperativa è nata. Senza contare che lo sviluppo dei fatturati ed i conseguenti investimenti di riqualificazione dell’immobile, effettuati negli anni, hanno creato un indotto costituito da 10 negozi che occupano altre decine di dipendenti. Una scommessa vinta, con così tanta convinzione da aiutare altri a percorrere la propria strada.
“A nostra volta – racconta il presidente – abbiamo aiutato un gruppo di giovani di Erice, nel trapanese, a imboccare la nostra stessa strada e a muovere i primi passi, rilevando un centro commerciale”. Un altro workers buyout – un’impresa salvata dai lavoratori – che oggi corre sulle proprie gambe. “Non è facile, da soli sarebbe impossibile, ma noi siamo la dimostrazione che avendo il coraggio di scommettere su se stessi e potendo contare sul sostegno di altri si può fare, anche qui, anche in un settore difficile”.
La condizione è non fermarsi. “Questo non puoi farlo, mai – racconta Salpietro – per mantenere vivo l’interesse dei tuoi clienti devi restare sempre al passo”. Così il Centro Olimpo si prepara, nei prossimi mesi, a mettere mano ad una ristrutturazione radicale del punto vendita. Una trasformazione completa del layout realizzata grazie anche al sostegno di Despar Italia. Per essere ancora più competitivi, e continuare ad alzare – insieme – la bandiera del lavoro e della legalità. Perché insieme si può.