Venezia, 9 maggio 2019 – La biancheria di Cipriani e della Marina Militare? La lavano e la stirano in carcere. Succede a Venezia grazie alla cooperativa Il Cerchio, da anni attiva all’interno della casa circondariale della Giudecca. Una coop sociale di inserimento lavorativo, che oggi ha chiesto e ottenuto il sostegno di Coopfond per un importante piano di investimento e rilancio.
Il Cerchio impiega 164 dipendenti di cui 148 soci lavoratori, tra questi ultimi 45 sono sottoposti a regime di detenzione. Dopo un periodo di difficoltà, grazie a un impegno forte, ha ripreso a crescere e anche nel 2018 ha chiuso il bilancio con un piccolo utile.
La richiesta a Coopfond, accolta dal CdA, era relativa ad un finanziamento a parziale copertura di investimenti di ammodernamento della lavanderia gestita nella sede del carcere. Questa attività, in particolare, era iniziata nel 2004. Essendo l’unica lavanderia industriale nel centro storico, serve ancor oggi molti operatori, dalla Basilica di San Marco a Cipriani, appunto, alla Marina Militare.
Nella sartoria del carcere, gli abiti vengono realizzati ma anche disegnati e pensati con il supporto di una sarta professionista e di una cartamodellista. I minori detenuti, con l’aiuto di cuochi professionisti, offrono un servizio di catering e ristorazione negli spazi all’aperto dei campi sportivi di Sacca San Biagio e Sacca Fisola. A Venezia e Mestre la cooperativa ha avviato con l’impiego lavorativo dei detenuti un’attività di Ciclo Officina per riparazioni e noleggio di biciclette elettriche e city bike.