Mancano almeno 130 mila posti letto per gli studenti fuori sede: lo rivela una ricerca di Scenari Immobiliari. Il peso percentuale della componente fuori sede sull’intero monte degli studenti iscritti è sempre cresciuto, infatti, negli ultimi dieci anni, attestandosi al 39,9%, dopo che ad inizio decennio il suo valore era pari al 34,2 per cento. A fronte di questo, la ricerca mostra anche come stia crescendo fortemente l’interesse degli investitori verso il mercato delle residenze universitarie, con investimenti per 200 milioni di euro nel 2022 in Italia.
A queste (e altre) esigenze risponde il nuovo progetto City Campus, promosso da Urbana cooperativa sociale che opera per la promozione della persona. Con City Campus si propone di creare un campus universitario diffuso a Vicenza, per promuovere l’ospitalità, il cibo, la cultura e la transizione energetica attraverso un percorso innovativo che riqualificherà due immobili esistenti. Il fulcro della proposta risiede nella rigenerazione urbana di due aree, da est a ovest, tra viale Margherita e via Carducci, valorizzando l’asse naturale della città che segue l’alveo dei due fiumi che scorrono e attraversano Vicenza.
Il progetto è attualmente in raccolta fondi con una campagna di equity crowdfunding, la prima su una cooperativa, resa possibile grazie al lavoro fatto tra Ecomill – prima piattaforma italiana di crowdinvesting a favorire l’incontro tra domanda e offerta di capitali nei settori della transizione energetica e della sostenibilità – e Coopfond, in modo strutturale sul tema delle comunità energetiche ma non solo.
Le aree comuni sono pensate per essere parchi aperti e pubblici, polmoni a disposizione della città: il campus come una corte con residenze e una bottega alimentare, affacciate su un patio giardino. City Campus risponde a una domanda crescente di residenza e servizi a “Vicenza città universitaria” a partire dalla proposta di residenze per studenti, professori e personale impiegato, ma anche per chi cerca un’abitazione temporanea a vario titolo; ad esempio turisti, persone e famiglie che hanno bisogno di essere vicine a servizi strategici come le scuole e le altre sedi di formazione, l’ospedale e i centri sportivi.
“Siamo fiduciosi che il risultato sarà grande – affermano Tommaso Carrieri e Massimiliano Quaresimin di Urbana – anzitutto perché è la prima esperienza di questo tipo in Italia: che funzioni bene è importante anche per replicare e per costruire una vera e credibile azione di cambiamento, di civiltà prima di tutto, a partire appunto dalle azioni finanziarie. Questa campagna di crowdinvesting è strutturata per la realizzazione della prima fase del progetto, Campus Margherita, con anche l’obiettivo di attivare e coinvolgere la città e tutti gli stakeholders locali in questa iniziativa di innovazione e resilienza attraverso la partecipazione al finanziamento”.
“Siamo estremamente orgogliosi del lancio della campagna di raccolta su City Campus – afferma Chiara Candelise, CEO e founder di Ecomill – un progetto molto innovativo e partecipativo, nonche’ la prima campagna di equity crowdfundingin assoluto in Italia su una società cooperativa. La capitalizzazione tramite equity crowdfunding di società cooperative è stata prevista dal regolamento Consob 18592/2013, ma non è stata finora implementata. La campagna City Campus è per noi solo il primo frutto di un lungo percorso di innovazione su aspetti societari e legali e dei nostri processi interni. Ecomill è pronta per offrire questo innovativo strumento al mondo cooperativo, che riteniamo estremamente affine ai principi della finanza partecipata. Stiamo già lavorando a nuove campagne e in particolare al finanziamento in equity crowdfunding di comunità energetiche in forma cooperativa, anche grazie alla partnership con Legacoop, Coopfond e Banca Etica sul progetto Respira”.
Alla luce della partnership siglata con Ecomill, Coopfond, il fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo delle cooperative aderenti a Legacoop, è oggi in grado di valutare i progetti proposti da cooperative di Legacoop che vogliano lanciare una raccolta di sottoscritori di quote di capitale sociale sulla piattaforma Ecomill, in un’ottica di matchfunding.